Sapere come comportarsi con il corriere è molto importante. Se il pacco arriva danneggiato: firma con riserva. Ritardo nella consegna e giacenza, cosa fare?
Più che l’acquisto online, la consegna della merce è la vera incognita dello shopping online. Come arriverà il pacco ed entro quale giorno? Se la consegna ritarda, come bisogna comportarsi? In caso di giacenza, chi è necessario contattare? Sono queste alcune domande che si pongono coloro che acquistano online: ma è anche dalle risposte a queste (e altre) domande che dipende l’arrivo della merce e anche il “cortese” e “leale” rapporto con il venditore.
SPEDIZIONE, TRACCIABILITÀ E INDIRIZZO
Primo consiglio: controlla il tempo di spedizione (e di arrivo) della merce. Ad esempio, su eBay puoi leggere il tempo di spedizione e/o di consegna accanto alle foto principali (sulla destra). È sempre buona abitudine, inoltre, chiedere al venditore il corriere utilizzato e le tempistiche di arrivo: così potrai capire quando la merce acquistata ti sarà consegnata.
Secondo consiglio: controlla la posizione della tua merce con il codice di tracciabilità. Infatti, quando la merce è spedita – ovvero quando il venditore inserisce il codice di spedizione o di tracciabilità – il sistema ti invia una email con tutti i dati necessari per tracciare il pacco. O, per altro, puoi controllare anche nei dettagli della spedizione in modo autonomo.
Pochi sono i clienti consapevoli, ancor più pochi quelli che effettivamente verificano la posizione della merce: così, se la merce non arriva in tempo o è posizionata in giacenza per assenza del cliente o mancato contatto, si ritiene che la colpa sia del venditore. Quanto di più sbagliato, perché il venditore è responsabile della merce fin quando non è consegnata al corriere: varcata la soglia del magazzino, la responsabilità è del corriere e, soprattutto, dell’acquirente che deve “vigilare” sulla merce acquistata.
Terzo consiglio: verifica sempre di aver inserito il giusto indirizzo di spedizione e il giusto nominativo e, qualora siano errati, contatta subito il venditore telefonicamente (negli orari di ufficio) o tramite email e messaggio. Inoltre, specifica sempre se si tratta di frazione o di borgo: in questi casi specifici, inserire il giusto indirizzo di consegna riduce del 60% le probabilità che la merce non ti sia consegnata perché il corriere non trova la destinazione (motivazione “indirizzo errato”).
COME SBLOCCARE LA GIACENZA
Controllare la posizione della merce (dunque, utilizzare il codice di tracciabilità) ti consente di evitare che la merce cada in giacenza. Telefonare al corriere o al venditore ti servirà a poco, proprio perché la responsabilità della verifica è propria dell’acquirente. Tuttavia, la Fusaro Group, per aiutarti e soddisfare le tue esigenze, ti avvisa ogni qual volta è data comunicazione di una giacenza da parte del corriere: qualsiasi sia la motivazione (indirizzo errato, mancato contattato, ecc.), la nostra Assistenza Clienti ti contatta tramite telefonata, messaggio o sms non solo per avvisarti della giacenza, ma anche per avere le informazioni necessarie per aprire un reclamo nei confronti del corriere e sbloccare la giacenza.
Oltre a sbloccare la giacenza, se per te è più facile o conveniente, puoi anche chiedere il fermo deposito e ritirare la merce presso la sede del corriere a te più vicina (di solito entro 10 giorni).
Come comportarti se, invece, hai sbagliato indirizzo o vuoi che la merce sia consegnata altrove? Innanzitutto, puoi richiedere la modifica dell’indirizzo di consegna solo dopo il primo passaggio del corriere o ad attivazione della giacenza, ma devi comunque avvisare il venditore: cosa vuol dire?
In effetti, si tratta di una seconda spedizione della merce: quindi, non meravigliarti e non accusare il venditore di furto o truffa se ti chiederà (giustamente) il pagamento della seconda spedizione. Purtroppo, l’errore non è del venditore. Anzi, ricorda sempre di non aggredire il venditore per la mancata consegna o l’attivazione della giacenza: anche in questo caso, non ha senso, anzi potrebbe peggiorare la situazione.
FIRMA CON RISERVA DI CONTROLLO
La consegna della merce da parte del corriere è un momento sempre delicato, che non devi sottovalutare (sempre con l’errata consapevolezza che qualsiasi errore, difetto, ritardo o rottura dell’imballo sia da addebitare al venditore). Cosa devi fare quando ricevi il pacco per essere sicuro di potere richiedere i danni e fare in modo che siano poi riconosciute le giuste responsabilità, nell’eventualità che la merce ci sia arrivata danneggiata?
In primis, non firmate mai la ricevuta di consegna prima di avere controllato lo stato di salute e l’integrità dell’imballo esterno: l’ispezione visiva alla ricerca di segni di manomissioni o danneggiamenti come angoli sbrecciati, aperture, schiacciamenti, nastro adesivo rimosso o sostituito, macchie di umido o parti addirittura bagnate, devi sempre farla in presenza dello spedizioniere. Qualora riscontrassi danni all’imballo, devi aprire la contestazione di fronte al corriere, scrivendo una descrizione dettagliata sui documenti da firmare, con la procedura denominata “firma con riserva di controllo (o di verifica)” (ricorda di richiedere al corriere la copia).
In questo modo, dunque, ti riservi di verificarne l’integrità della merce anche dopo il ritiro, in modo che, in presenza di danni causati durante il trasporto dalla presa in carico alla consegna, tu abbia modo di rivalerti sul venditore che, a sua volta, aprirà una contestazione e un reclamo al corriere.
La riserva è fondamentale per l’apertura della pratica di rimborso, soprattutto se è anche stata pagata per la spedizione un’assicurazione contro i danni che altrimenti non sarebbe valida.
In ultimo, non dimenticare che, in ogni caso, puoi sempre denunciare al corriere i danni non rilevabili al momento della consegna anche in un secondo momento, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro 8 giorni dal ricevimento. Questa soluzione (regolamentata dall’articolo 1698 del Codice Civile) non è però priva di controindicazioni, soprattutto in presenza di merci di un certo valore che verrebbero ripagate con un rimborso standard per pochi euro un tanto al chilo.
In alternativa, in caso di acquisto da e-commerce o da venditore commerciale, puoi esercitare entro i 14 giorni di legge il tuo diritto di recesso, senza doverne motivare le ragioni, dandone comunicazione telefonica e poi scritta secondo la normativa vigente al rivenditore stesso che dovrebbe provvedere al rimborso.