Hema in Italia? Quando l’agroalimentare italiano chiama l’ecommerce

HEMA, gruppo cinese di Alibaba, in Italia per l’agroalimentare della Food Valley romagnola. Nuove collaborazioni per l’ecommerce: e gli italiani?

L’Italia dovrebbe puntare di più e meglio sull’agroalimentare rispetto a quanto si è fatto fino ad oggi, considerato che proprio l’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere garantito ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i vari brand commerciali sulle piattaforme e-commerce. E questo “aspetto” ha solleticato l’interesse di HEMA, la “leading O2O retail company” che fa capo ad Alibaba, azienda leader nel concepire e dare plasticità al concetto di online e offline insieme.

È stata una vera e propria missione nella Food Valley emiliano-romagnola quella realizzata dal gruppo cinese HEMA, che ha anche coinvolto buyer e influencers del settore. La delegazione ha incontrato produttori eccellenti e grandi icone del Made In Italy, ma anche aperto dialoghi sul futuro per studiare ed elaborare soluzioni per la distribuzione nel settore alimentare: insomma, si pongono le condizioni e si crea il contesto favorevole per far fiorire collaborazioni e scambi tra Cina e Italia, puntando su una contaminazione mutuamente benefica, fatta di talenti, know how, tecnologia, ma anche tanta formazione e studio per affrontare le sfide del futuro in modo consapevole e guardando nella direzione della sostenibilità ambientale.

Non va dimnenticato, inoltre, che l’alleanza con Alibaba per contrastare la contraffazione è iniziata lo scorso anno e i numeri sono impressionanti: impedita la vendita mensile di 99mila tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, o di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto. Un’operazione di sistema, dunque, che fa grande di nuovo l’Italia nel mondo e che vede, in questo percorso, Istituzioni, aziende, startup, Università, centri di ricerca, associazioni di categoria, uniti per rivendicare l’eccellenza della propria identità. Un’identità che ha suggellato anche il primato della Food Valley, dell’Emilia Romagna e certamente da qui sarà in grado di creare effetti moltiplicatori in tutto il territorio nazionale.

 

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