Mercato di nicchia, ma si prevede una crescita nel 2018. Immediata soluzione delle criticità: conservazione degli alimenti e superamento della dogana. Chi acquista online prodotti agroalimentari?
Resta pur sempre un mercato di nicchia, ma gli acquisti di prodotti agroalimentari online In Italia stanno crescendo. Secondo lo studio «European+ Digital Behaviour Study» di Contactlab (scarica gratuitamente il report), nel 2018 dovrebbe aumentare il fatturato della vendita di questa tipologia di prodotti online, che nel 2017 si attesta a 3,1milioni di utenti (19% degli acquirenti dei prodotti online).
Questa previsione è figlia di alcuni numeri. Infatti, dal 2014 si è triplicata la percentuale delle persone che acquista online prodotti agroalimentari: il 19% di tutti gli italiani che comprano online (ovvero il 10% della popolazione totale) acquistano prodotti food & beverage, con una spesa media pro capite di 150 euro l’anno. Il dato medio è davvero insignificante rispetto a quello europeo (279 euro all’anno), ma 1 acquirente italiano su 5 tende a spendere almeno 250 euro l’anno in acquisti agroalimentari.
Nello specifico, i 3,1milioni di acquirenti italiani di prodotti agroalimentari
1. sono maggiormente maschi (64%, tre punti in più degli utenti e-commerce) e con un’età media di 38 anni
2. sono soggetti fortemente “digitalizzati” e iperconnessi (il 98% è iscritto ad almeno un social network);
3. usa il proprio smartphone, oltre che per connettersi quotidianamente, per comparare prezzi e caratteristiche di un dato prodotto mentre si trovano fisicamente all’interno di un punto vendita tradizionale (69%);
4. segue l’attività social di marchi e brand (35%);
5. accoglie di buon conto contenuti sponsorizzati da questi ultimi all’interno del loro flusso informativo social, posto che vengano giudicati interessanti (31%).
Altro aspetto da non sopttovalutare: anche se dal 2014 il numero degli acquirenti internazionale è cresciuto del +180%, è ancora assente una vera e propria offerta risolva completamente alcuni problemi specifici a livello internazionale, primi tra tutti il vaglio doganale delle spedizioni e il mantenimento della freschezza dei prodotti. Non è questo un dettaglio secondario se si vuole incentivare le vendite online dei nostri prodotti agroalimentari. Eppure, l’Italia presenta un punto a suo favore: il cosiddetto “Made in Italy”, l’alta qualità (effettiva quanto percepita) dei prodotti.
Come potenziare la vendita online agroalimentare? Secondo lo studio Contactlab, una delle soluzioni ideali è il click & connect, ovvero l’acquisto online con ritiro in un punto fisico prefissato, considerato che questa formula potrebbe incontrare il favore di 1 utente su 4 (24%), per una platea potenziale totale di 9,8milioni di clienti.