Omnichannel strategies, come scrivere contenuti da poter riusare in ogni occasione. Come impostare l’azienda in un’ottica customer centric e contenuti adattabili.
Purtroppo, per il content marketing non esiste un tool che realizzai per noi il contenuto perfetto per ogni esigenza, tanto meno un algoritmo che ci permetta di elaborare un testo con immagini o video che possa essere attrattivo ed accessibile per i nostri clienti, per gli utenti o per i leads. È evidente che non basta preparare i contenuti e lasciarli scorrere su un nastro trasportatore che si occupa di packaging fino a raccoglierli già confezionati a seconda dei canali di vendita a cui sono indirizzati. sono necessari dei principi di base che regolino il processo editoriale.
Per venire incontro alle esigenze dei nostri fan e lettori, la Fusaro Group apre nel suo blog una nuova sezione: quella del «Content marketing» che accoglierà riflessioni e post su tutti gli aspetti di questo grande argomento, sempre dibattuto e in evoluzione. A questo proposito, vogliamo soffermarci su alcuni concetti del report «Omnichannel strategies demand a new content approach» di Ryan Skinner e Nick Barber di Forrester: in particolare, consideriamo quella parte che si sofferma e delinea un nuovo approccio per il ripensamento complessivo in azienda su come commissionare e produrrei contenuti già configurabili per consegne omnicanali.
Tabella pubblicata da Webtraffic
Il “pilone” che deve sorreggere un’architettura omnicanale è quello di impostare l’azienda in un’ottica customer centric. Dobbiamo metterci sempre nei panni dei nostri consumatori, dato che sono loro a fruire dei contenuti: la pianificazione deve tener conto di ciò che il cliente, secondo i suoi bisogni espressi o inconsci desidera vedere o sperimentare nel canale interessato. L’intera struttura aziendale deve allinearsi a queste aspettative: il Content Marketing non deve solo rivendicare il prodotto, bensì deve sposare il pubblico e gli interessi che ha, configurando il brand come fonte attendibile di informazioni.
Un’altra soluzione per creare interazioni positive con l’audience è pensare al contenuto al di là della sua applicazione tattica immediata. Bisogna vedere al di là del proprio naso e pensare a un contenuto che sia riutilizzabile e disponibile su qualsiasi canale (non solo per la campagna pubblicitaria in corso).
Infine, ma non certo per chiudere l’argomento, bisogna pensare a silos di contenuti, ovvero a un contenuto che sia separabile dal formato di consegna, attuabile solo con repository altamente strutturati e connessi che ospitino contenuti adattabili a un’estrema varietà di presentazioni e contesti.