Shopping online, uno sguardo ai mesi di gennaio e febbraio 2018. I dati dell’Istat: il calo delle vendite online a gennaio e la ripresa di febbraio
Hai registrato un calo nelle vendite sul tuo ecommerce o sui marketplace (eBay, Amazon, Subito, ecc.) tra gennaio e febbraio 2018? Se hai additato il tuo addetto alle vendite o il tuo marketing manager hai commesso un errore: secondo i dati dell’Istat, si sarebbe verific ata una diminuzione delle delle vendite online tra lo 0,5% e l’1% e nemmeno i saldi online o il post-Natale hanno dato ossigeno alle vendite. A febbraio, invece, si è regiustrata una ripresa.
Come riportato dal Sole24Ore, a partire da gennaio 2018 l’Istat ha esteso il campo di osservazione del commercio al dettaglio anche a quelle imprese che svolgono come attività prevalente il commercio elettronico. Gli indici sull’e-commerce hanno un peso sull’indice generale dell’1,9% e misurano l’andamento delle vendite online «effettuate da imprese o stabili organizzazioni residenti in Italia a controllo nazionale o estero, la cui attività economica prevalente o esclusiva è la vendita al dettaglio attraverso Internet».
Si tratta di un indicatore sulle vendite (nazionali e non globali) delle imprese del settore commerciale residenti in Italia e non di un indicatore degli acquisti effettuati su internet dai consumatori residenti. Quindi se un consumatore, residente in Italia, acquista su un sito appartenente a un’impresa residente all’estero, questo non si rifletterà sull’indicatore, ma se un consumatore, residente o meno nel nostro Paese, acquista tramite Internet su un sito gestito da un’impresa residente in Italia, questo verrà colto nell’indicatore di commercio elettronico.
Confrontando i dati delle vendite del commercio tradizionale con quello online, l’Istat ha rilevato una dinamica «decisamente più sostenuta» rispetto a quella dell’indice generale nell’arco dell’ultimo biennio, con la sola eccezione di aprile 2017.