Capri Digital Summit, Donato Iacovone: «Il trend per il 2017 parla di una crescita intorno al 20%» per uno ecommerce italiano che in Europa si attesta al terz’ultimo posto
L’Italia è in zona retrocessione in Europa nel settore ecommerce. Eppure, «il trend per il 2017 parla di una crescita intorno al 20%, raggiungendo i 23,4 miliardi di valore: se la previsione sarà rispettata sarà il migliore incremento del 2010». Sono confortanti le parole dell’ad per l’Italia di EY, Donato Iacovone, aprendo l’annuale convegno di Capri Digital Summit di inizio ottobre.
«La nuova centralità del cliente spinge tutte le imprese, grandi e piccole, al cambiamento guidato da un consumatore più attento, esigente, preparato e multichannel: il 51% dei consumatori europei ricerca offline e compra online e il 72% dei millennial vuole comprare esperienze, non solo beni – ha spiegato Iacovone -. Le aziende devono rivedere i processi produttivi e di vendita per adattarsi a questo nuovo scenario. Innovare non significa, quindi, solo adottare un approccio digitale, ma necessita un cambiamento radicale della cultura d’impresa, per essere in grado di seguire la società e il mercato. Per attuarlo, e per reggere la velocità e intensità d’impatto moltiplicate dalla tecnologia, servono competenze elevate, da sviluppare e sostenere attraverso nuovi modelli educativi, percorsi formativi basati sullo scambio e interazione».
Qualche interessante indicazione da approfondire e tenere in considerazione per quelli che dovrebbero essere i nuovi trend dell’ecommerce nel 2018. Sperando che l’Italia non continui a scivolare nella zona retrocessione europea.
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